I Learning Object, l’anima dell’e-Learning: cosa sono e come crearli

I Learning Object: da loro dipende buona parte del successo (o dell'insuccesso) di un progetto e-Learning. Scopri cosa sono e come crearli.
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Di cosa parliamo?

I Learning Object: da loro dipende la buona riuscita (o meno) dell’apprendimento in e-Learning. Crearli può essere molto semplice, bisogna solo seguire alcune regole specifiche. Vediamo quali.

Cosa sono i learning object

Chi non ha mai giocato con i Lego? Quei piccoli mattoncini di plastica che, oltre a conficcarsi sotto pianta del piede con dolori allucinanti, ci permettevano di creare castelli, macchine, parchi e intere città.

I Learning Object, detti anche Oggetti Didattici, sono proprio questo: i mattoncini che ci permettono di costruire un progetto di formazione in e-Learning. Tutto quello che serve è pianificazione e un obiettivo chiaro in mente.

I Learning Object, infatti, sono dei brevi moduli di lezioni digitali con contenuti di vario tipo: video, testo e audio. Lo stesso modulo può essere utilizzato all’interno di più corsi online destinati a persone diverse.

Il loro scopo è quello di semplificare e velocizzare il raggiungimento degli obiettivi formativi, oltre a rendere l’apprendimento online il più coinvolgente possibile.

Per riuscire in questo intento, però, serve dotarsi di una piattaforma di e-Learning adatta (puoi approfondire il tema qui) e devono essere rispettate caratteristiche e strutture ben definite

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Le caratteristiche del Learning Object

Per definizione, un Learning Object efficace deve poter essere utilizzato per costruire più progetti di e-Learning diversi tra loro. Vediamo quali sono le caratteristiche che ci permettono di farlo.

1 – Modularità

Ogni Learning Object deve trattare un solo argomento dall’inizio alla fine: seguendo il singolo modulo deve essere possibile capire tutto quello che serve sapere sul tema trattato.

In questo modo sarà molto più facile gestire e organizzare i contenuti in base agli obiettivi formativi da raggiungere.

2 – Reperibilità

I Learning Object devono essere facili da gestire. È quindi importante definire in che modo organizzare i nostri moduli didattici.

In questo l’informatica ci viene in aiuto con la possibilità di classificare la nostra collezione di Learning Object grazie ai metadati.

Semplificando, i metadati sono le etichette interne al Learning Object che ne identificano il contenuto. Un po’ come in biblioteca, dove i libri vengono ordinati con dei criteri specifici. In questo caso i metadati di un libro potrebbero essere, per esempio, i campi “autore” o “titolo”.

Questa organizzazione permette di recuperare in maniera immediata i Learning Object dai nostri archivi digitali.

3 – Interoperabilità

I Learning Object devono poter funzionare correttamente su diverse piattaforme e-Learning.

Questo è possibile solo se il contenuto è certificato SCORM, lo standard internazionale per tracciare e certificare i corsi online.

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Come creare un learning object

Adesso sappiamo che cos’è un Learning Object e quali caratteristiche deve avere. Ma prima di passare all’azione, vale la pena chiedersi: quali sono i miei obiettivi formativi?

La creazione di un Learning Object, infatti, è efficace solo se l’argomento o la materia trattata non hanno bisogno di essere aggiornati di frequente.

Chiarito questo, vediamo come creare un Learning Object.

Per prima cosa deve comporsi sicuramente di un titolo e un sottotitolo, che hanno l’importante compito di orientare l’utente all’interno della formazione, introducendo l’argomento del Learning Object che si apprestano a guardare.

Proprio per questo motivo è importante che siano concisi, chiari e diretti.

Nelle prime slide del corso è fondamentale anche esplicitare l’obiettivo formativo, che deve essere unico per ogni Learning Object. Generalmente è introdotto dalla frase “Alla fine della lezione sarai in grado di…”

Un altro elemento da non sottovalutare è l’indice, che aiuta l’utente a capire seguendo quale percorso formativo apprenderà le nozioni. È bene inserire anche il tempo richiesto per completare la lezione.

Ovviamente all’interno del Learning Object deve essere incluso anche il contenuto della formazione.

A seconda degli argomenti trattati e dall’obiettivo della formazione, è possibile scegliere il metodo più efficace: induttivo, quindi presentando i contenuti con esempi pratici, o deduttivo, arrivando alla spiegazione del concetto partendo da un esempio o da una situazione.

In un corso per sviluppare le hard skills, ad esempio, potrebbe essere più utile utilizzare un metodo induttivo. Al contrario se si vogliono aumentare le soft skills dei nostri collaboratori potrebbe essere meglio creare un modulo di tipo deduttivo.

L’ultimo elemento da includere nel Learning Object è sicuramente la fase di autoverifica al termine del modulo.

Il fine non è quello di dare un punteggio o un voto al livello di apprendimento raggiunto, ma di fornire un feedback all’utente sul progresso fatto e su quali potrebbero essere eventuali argomenti che hanno bisogno di essere rivisti e approfonditi.

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